19 Marzo 2024
Spot Partito Umanista Europee 1999

Elezioni Europee 2014: perdono i progressisti ed i partiti pro austerity

Sarò breve.

Gli unici partiti praticamente pro austerity erano il PD ed NCD; cioè gli unici che non criticavano nulla della conduzione (per niente democratica) della UE. Ovvero, politiche pro austerity, pro distruzione dell’industria italia, pro distruzione delle piccole e medie aziende, cementificazione, grandi infrastrutture private inutili, distruzione dell’energie rinnovabili, ed altri dolci regali. Hanno appoggiato in questa elezione l’ideologia della UE dal trattato di Maastrich in poi ha sancito che gli stati (non più sovrani) non possono intervenire ed aiutare le industrie dei propri Paesi. E così, da buoni scolari, dell’ordoliberismo i vari governi italiani hanno seguito meglio di tutti le indicazioni di privatizzare e svendere le aziende di stato… e via via lo stato sociale (sanità , educazione, acqua). Non menziono altri “partiti” che sicuramente erano pro austerity come “Scelta Europea” con dentro Fare e Scelta Civica ed altri ancora: più che altro per irrilevanza dei voti presi.

Ma chi ha vinto e chi ha perso veramente?

Con queste elezioni Europee 2014 perde punti la democrazia: sono andati a votare l’8% in meno di persone, pari a circa 3 milioni di persone in meno, così si è passati dal 66% dei votanti del 2009 al 58% del 2014.

Sarebbe strano l’inverso; i governi continuano a non rispondere alle necessità del Paese, anzi stanno anno dopo anni peggiorando la situazione. Ovviamente la gente perde le speranze che il voto possa cambiare le sorti… Con questo non giustifico questo comportamento: perché  non basta votare! Bisogna partecipare sempre alla vita politica, sociale e culturale del Paese in ogni occasione (non dare i santini dell’amico solo sotto elezione).

Ha forse vinto il PD? Forse si, eccovi ma alcune considerazioni importanti.

Il PD  non è un partito progressista, questo lo sappiamo da anni, come Partito Umanista lo denunciamo dalle elezioni europee del 1999. Ma il fatto che abbia preso 11 milioni di voti  non è certamente una buona notizia: perché non ha certo vinto il progresso per tutti. Il PD è ormai la destra finanziaria italiana. Punto e basta.

Ma dall’altra parte c’è uno buona notizia: hanno perso i partiti pro austerity! Ovvero quei partiti che hanno sostenuto l’operato EU senza se e senza ma , ovvero il PD e l’NCD.

Se vi sembra strano, facciamo due conti. Insieme hanno preso circa 12 milioni di voti, che rispetto agli aventi diritto di voto (circa 49 milioni) sono una minoranza. Ovviamente non sto dicendo che gli altri Partito Tutti (i vari partiti false-flag no-euro)  saranno contro l’austerità nei fatti; ma sicuramente non appoggiavano in campagna elettorale l’operato della EU.

Essere contro l’austerità per lo meno significa avere un po’ di buon senso, non è condizione sufficiente per volere il progresso per tutti, ma certamente è una condizione necessaria.

Non sto parlando delle “cupole” dei Partiti, ma sto parlando del segnale che hanno dato gli elettori.

A mio avviso gli elettori dovranno convertirsi in cittadini sovrani, che studieranno e si interesseranno al bene comune e esigeranno di decidere direttamente.

One thought on “Elezioni Europee 2014: perdono i progressisti ed i partiti pro austerity

  1. Salve mi chiamo Nunzio Curigliano, sono calabrese ed alle elezioni europee del 25 maggio del 2014 ho votato Partito Democratico.

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